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da 88 a 96
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Alfa Romeo

titolo
Alfa Romeo
azienda
Alfa Romeo
durata
1960 (a. I, n.1) – 1960 (a. I, n. 4)
periodicità
Bimestrale
distribuzione
A.D.I.S., Milano
direttore
Giorgio Lanzillotto
stampatore
S.A.E.S. Tipografia
compilatore
Alan Guido Mantoan

Come indicato nel primo editoriale, la rivista faceva diretto riferimento a «Rassegna Alfa Romeo»,  pubblicata alla fine degli anni trenta e interrotta a causa della guerra. La rinascita del marchio nel dopoguerra non era stata però accompagnata da una rivista all'altezza della precedente, pertanto si proponeva questa nuova realizzazione per colmare una lacuna ormai evidente. Della precedente rivista venivano riproposte alcune delle caratteristiche principali: un'elevata cura nella grafica e nelle fotografie e temi che andavano oltre alla realtà dello stabilimento.

Gli articoli erano suddivisi in Affari, Cose viste, Letture, Tecnica, Viaggi, Autotrasporti, Sport, Inchieste, Medicina, Varie. Nonostante le buone intenzioni vennero realizzati solo i numeri di quell'anno.

Tra gli argomenti di particolare interesse alcune inchieste legate allo sviluppo della rete autostradale e in particolare all'andamento dei lavori per la realizzazione dell'Autostrada del sole (Strade, autostrade, superstrade di Carlo Mariani, numero di novembre-dicembre).

Nella rubrica Letture venivano proposti contributi letterari aventi per oggetto o che facessero un qualche riferimento al mondo dei motori (si veda ad esempio nel numero di settembre-ottobre il racconto di Dino Buzzati Un camioncino targato Inferno).

Sull'ultimo numero nella rubrica Cose viste  veniva pubblicato l' articolo I pionieri del sottosuolo di Milziade Torelli, interessante resoconto di un viaggio aereo per documentare le ricerche petrolifere dell'Agip Mineraria in Persia Egitto Sudan e Marocco, emblema dello sviluppo economico e dell'importanza mondiale ormai assunta dall'industria italiana.

In generale la rivista contestualizzava la prospettiva aziendale nel mondo della moda, dei trasporti dell'attualità e della letteratura, riducendo notevolmente lo spazio dedicato a questioni più prettamente interne alle realtà di fabbrica.

Non secondario l'aspetto sportivo legato alle vetture da turismo e prototipi, nonché ai piloti e allo stile di guida.