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pagine
da 36 a 40
formato
cm. 20,5 x 14,5; poi 28 x 21
illustrato
si
bn/colore
bn

Bollettino tecnico della RAS

titolo
Bollettino tecnico della Riunione Adriatica di Sicurtà e de L'Assicuratrice Italiana poi Bollettino tecnico del Gruppo RAS poi La Rassegna
azienda
Riunione Adriatica di Sicurtà
durata
luglio 1947 (a. I, n. 1) - 2004 (a. LXXII).
periodicità
Mensile, poi bimestrale
distribuzione
Abbonamento riservato ai dipendenti, agenti, subagenti, col-laboratori delle società del Gruppo RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà - Milano, L’Assicuratrice Italiana - Milano, L’Italica - Milano e Unione Subalpina di Assicurazioni-Torino)
editore
Riunione Adriatica di Sicurtà
direttore
Armando Montalto, Erminio Tedeschi Polmonari
stampatore
Tipografia E. Gualdoni
note
Coperta in cartoncino a colori. Contiene l’indice analitico per annata. Un elenco dei collaboratori a ciascun numero è inserito a partire dal 1955. Si conoscono alcuni dati della tiratura: 4.000 (1960); 5.000 (1963). A partire dagli anni Sessanta, nel conteggio degli anni della pubblicazione, ci si riferisce alla nascita della serie precedente del Notiziario (1933)
compilatore
Roberto Baglioni

Nella premessa al primo numero il Direttore responsabile Armando Montalto scrive: «Col procedere dell’opera di ricostruzione…ci è sembrato giunto il momento di dar vita a questo nostro Bollettino, destinato a ravvivare viepiù i legami di reciproca comprensione fra centro e periferia della nostra Organizzazione, esaminando e mettendo nel dovuto rilievo essenziali problemi tecnici connessi alla nostra attività e fornendo quelle utili informazioni di carattere organizzativo e produttivo che risultino di maggiore e più attuale interesse per i collaboratori delle nostre Compagnie». In realtà non si tratta di un’iniziativa nuova.

Tra i precedenti si annovera un foglio discontinuo, il Bollettino di notizie importanti, il cui primo numero risale al 1888, seguito dal Notiziario della Riunione Adriatica di Sicurtà e de l’Assicuratrice Italiana, di periodicità mensile, risalente al gennaio 1933, che s’interruppe nel 1943 a causa delle vicende belliche.

Il Bollettino ha carattere riservato, anche se «ragioni di convenienza produttiva possono talvolta consigliare di far leggere ad un cliente un nostro articolo». Vi scrivono, oltre ai vertici aziendali, gli agenti e i collaboratori a vario titolo della Società (giuristi, tecnici e professori in materie statistiche ed attuariali). Nei primi anni si dedica prevalentemente allo sforzo compiuto dalla Società per ricostituire e consolidare il portafoglio degli affari, all’indomani del cataclisma bellico che ha comportato la distruzione del patrimonio immobiliare societario, la falcidia dell’inflazione e la successiva contrazione del mercato estero di riferimento dovuta al nuovo ordine politico mondiale.

La rivista si apre con un consueto editoriale del Direttore riguardante i principali eventi societari, per proseguire con l’esposizione di problematiche tecniche specifiche, divise per rami assicurativi d’esercizio. Segue la trattazione di argomenti di organizzazione aziendale (di particolare rilievo i contributi dei vertici aziendali Arnoldo Frigessi di Rattalma, Enrico Marchesano, Mario Pontremoli e Piero Sacerdoti) e le “Varie” (comprendenti le gare di produzione, i congressi assicurativi, l’associazionismo e il tempo libero). Le rubriche si articolano in: “Nelle agenzie” (diario delle attività d’agenzia e anagrafica del personale); “Qui e là”; “Nota legale”; “Notiziario fotografico” (con illustrazioni tratte dai sinistri di maggior impatto sulla scena mondiale); “In Biblioteca” (segnalazioni di bibliografia assicurativa); “Quesiti” e “Dai nostri collaboratori”.

La rivista pone particolare attenzione all’analisi del settore assicurativo degli altri paesi europei ed extra-europei, facendo uso di ricchi grafici statistici comparativi che evidenziano il sottosviluppo del nostro mercato nazionale. Nella logica cosmopolita che contraddistingue da sempre RAS sono pensate le differenti versioni del Bollettino da distribuirsi all’estero e precisamente in Francia (Bullettin d’information, fondato nel 1945 e diretto da Marcel Salin), Portogallo (Boletim, fondato nel 1947 e diretto da Cortez Pino), Germania (Der Hinweis) e Austria (Der Reporter). 

Nonostante la storica estrazione internazionale della società, nel n. 4/1948 Luciano Sanzin (capo ufficio stampa) con l’articolo Avvenimenti e figure del 1848 nella storia della RAS, trova ancora argomenti per dimostrare l’assoluta italianità della Compagnia, anche quando inconfutabilmente aderente all’ex Impero Austro-Ungarico.

Il 1950 si apre con un numero monografico (n. 5/1950) interamente dedicato al ricordo e all’opera dell’appena scomparso presidente Arnoldo Frigessi di Rattalma, figura di riferimento, insieme al padre Adolfo che l’ha preceduto alla direzione, nell’affermazione dell’azienda.

Seppure defilandosi dalle questioni della politica interna, la redazione mostra uno spiccato interesse per l’intervento sulla legislazione in materia assicurativa, così come dimostra nel n. 2/1955 l’articolo Il Piano Vanoni e le assicurazioni private.

Nel corso degli anni Cinquanta il Bollettino narra ampliamente del tema dell’introduzione dei sistemi meccanografici negli uffici, sia per il calcolo attuariale che per lo svolgimento delle pratiche contabili: questa rivoluzione troverà collocazione nella nuova ed attrezzata sede sociale di Corso Italia a Milano, inaugurata tra il 1959 ed il 1960.

Sempre in questi anni si pubblicizza la peculiare sperimentazione di nuove garanzie come la polizza “Pioggia vacanza” (1955), cui seguono, nel corso degli anni Sessanta, nuove coperture in ambito turistico. Di lì a poco esordiscono, infine, le prime forme combinate di risparmio-assicurazione (1960).

Gli anni Sessanta si aprono con la somministrazione ai lettori di alcuni questionari di gradimento e suggerimento, sentita l’esigenza di collegare maggiormente i contenuti editoriali ai destinatari che, oltre a crescere progressivamente di numero, sono maggiormente eterogenei (n. 9/1960 e nn. 11-12/1960). In questi anni l’attenzione è rivolta principalmente alla dimensione internazionale dell’economia, alla Comunità economica europea e ai problemi del sottosviluppo.

Un consistente ed illustrato profilo storico della compagnia è pubblicato in occasione del 125° anniversario (1963), accanto ad alcuni approfondimenti biografici sui principali protagonisti della vita aziendale.

Alla fine degli anni Sessanta il Bollettino cambia formato e veste grafica e dedica le sue copertine ai palazzi di proprietà. Dal numero di giugno-agosto 1970, il Direttore Armando Montalto è sostituito da Erminio Tedeschi Polmonari, già da tempo redattore del periodico.

Negli anni Settanta aumenta la sensibilità verso i temi della crisi economica e dell’evoluzione sociale del Paese, con interventi sull’emancipazione femminile e sul ruolo dei giovani.

L’innovazione operativa fa invece esordire il Gruppo assicurativo nel mercato dell’intermediazione mobiliare, attraverso l’istituzione del Fondo comune d’investimento 3R (n. 10/1970). Ed è sempre la materia finanziaria che ottiene l’attenzione, nel n. 2/1974, con l’annuncio dell’avvio di una nuova pubblicazione aziendale, Orientamenti, una sorta di “lettera finanziaria” a periodicità trimestrale a cura dell’Ufficio studi e redatta dal Consigliere economico Pietro Manes.

Col 1975 il periodico cambia nome in La Rassegna, mentre il direttore Erminio Tedeschi-Polmonari viene affiancato dai redattori Bruno Lazzerotti, Enrico Matti, Giancarlo Pinarello e Luciano Dallago: «…il Bollettino, trasformato in Rassegna cercherà di non essere più quasi esclusivamente promozionale, quasi esclusivamente ora et labora ad uso dell’organizzazione produttiva: esistono altre categorie, oltre agli Agenti e gli ispettori-vita, che non possiamo continuare a relegare nelle poche righe delle notizie del personale…La Rassegna nasce per essere strumento di concreta formazione e obiettiva informazione e per essere punto d’incontro del maggior numero possibile di voci ed opinioni».   

Nel n. 1/1975 con l’articolo Le pubblicazioni aziendali: ottantasette anni di cronaca, si passa in rassegna l’evoluzione della comunicazione, che risulta sempre più orientata alle campagne pubblicitarie televisive (Carosello), ma che dà anche spazio alla cura grafica e al messaggio creativo dei posters d’agenzia.

L’analisi delle numerose incognite e sfide poste dagli anni Ottanta condizionano lo sviluppo e l’andamento delle assicurazioni: ad aprire La Rassegna l’articolo Il futuro che ci attende (n. 2/1980), accanto al dossier Dove va l’assicurazione, con considerazioni sulla questione energetica, la dipendenza dall’estero, lo sviluppo della motorizzazione, la competitività, l’ingegneria genetica, il valore del lavoro, le scelte di vita e l’andamento dell’economia nazionale. Nel n. 1/1990 si traccia un’interessante cronaca degli eventi verificatisi negli anni Ottanta, parallelamente alla cronistoria degli avvenimenti assicurativi.

Le nuove sinergie imposte dal mercato stanno alla base della svolta aziendale che vede la fusione in RAS dell’affiliata L’Assicuratrice Italiana, operante nei rami danni (n. 4/1980). A tale processo di aggregazione va aggiunta una più generale ed ineluttabile esigenza di far fronte alla crescente e difficile competizione internazionale: così, nel n. 1/1985, l’articolo RAS-Allianz più di un’alleanza informa i lettori dell’ingresso del colosso assicurativo tedesco Allianz nell’azionariato di riferimento della RAS, preludio al successivo controllo.

Le nuove emergenze sanitarie impongono inediti metodi di calcolo nel campo delle assicurazioni alla persona: interessante la pubblicazione del contributo scientifico di due attuari tedeschi Gli effetti dell’AIDS sulle riserve tecniche, nel n. 1/1990.

Col 1994 il nuovo Direttore responsabile Furio Reggente commenta così il suo mandato: «…si è cercato di ampliare l’orizzonte informativo, di proiettare le notizie societarie in uno spazio più vasto, che coinvolgesse la realtà dell’intero settore assicurativo e dell’economia italiana». Sono gli anni in cui si dà crescente attenzione alle criticità del sistema pensionistico pubblico, sostenendo lo sviluppo della previdenza integrativa privata.

La rivista subisce, negli ultimi anni, la schiacciante presenza dei nuovi mezzi di comunicazione: intranet, internet e tv aziendale interattiva, che meglio assecondano il rinnovamento dei processi organizzativi aziendali.

Con il 2004 La Rassegna cessa la pubblicazione, anche in conseguenza del completamento del processo di integrazione aziendale di RAS in Allianz, che diventa Allianz-RAS. La nuova realtà societaria mette in campo una newsletter mensile (a disposizione dei dipendenti in formato pdf) che aiuta a meglio comprendere gli effetti della fusione, per giungere fino alla recente ridefinizione di un free press aziendale denominato AtoZ.