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pagine
16 fino al 1957, 24 dal 1958 fino a metà del 1959, poi 28
formato
cm. 20 x 28,5 (fino al n.15); poi 20 x 26,5
illustrato
si
bn/colore
bn

Collaborare

titolo
Collaborazione poi Collaborare
sottotitolo
Bollettino aziendale della Simmenthal poi Periodico ufficiale della S.p.A. Simmenthal
azienda
Simmenthal
durata
1956 - 1963
periodicità
Bimestrale (dal 1958)
editore
Simmenthal
direttore
Tino Sada, Ketto Cattaneo
art director
Franco Stefanoni
contributi
Lucio Norlasso, Ferruccio Balestreri
stampatore
Agnelli, Casa Ed. Stefanoni
note
Fino al n. 15 copertina a colori e interno bianco e nero; dal n. 16 copertina a colori e interno a due colori.
compilatore
Barbara Cattaneo

Il bollettino aziendale della Simmenthal, nella presentazione del suo quinto numero specifica che "Collaborazione" "vede la luce in una rinnovata veste tipografica ed allarga la sua sfera d’azione per portare la sua parola non solo ai venditori ma a tutti gli appartenenti al gruppo della Simmenthal. A tutti voi, amici lettori, rivolgiamo quindi, nel segno della più serena amicizia, l’invito a voler rendere sempre più vivo ed interessante questo notiziario collaborando con la nostra Redazione col vostro personale apporto di suggerimenti, di idee, di scritti e di interessanti segnalazioni". Il fatto che l’house organ veda "la luce in veste nuova e con nuovi intendimenti", significa che si rivolge all’interno dell’azienda, ai suoi lavoratori e non solo ai rivenditori dei prodotti. Ed è proprio dal n. 5 che è presente la prima intervista ai dipendenti, pratica che continuerà anche nei numeri successivi, sia con i dipendenti dello stabilimento di Monza che di quello di Aprilia.

Nel n. 12 tra gli intervistati figura Mario Biassoni, direttore dell’Ufficio propaganda della Simmenthal, già direttore amministrativo e vice segretario generale dell’Ente Fiera di Milano, noto anche per la sua parentela con Don Carlo Gnocchi. L’attività di pubblicità e propaganda è messa in particolare rilievo per tutta la durata del notiziario aziendale. Ad esempio, in un articolo sul n. 13 si passano in rassegna tutti i media utilizzati dall’azienda per promuovere i propri prodotti, un elenco che rivela anche usi e costumi sociali. Ad esempio, alla radio la pubblicità viene veicolata attraverso due rubriche, “Parole alla sbarra” e “Il contagocce”. Quest’ultima apre e chiude la trasmissione con frasi come “Se oggi non si mangia Simmenthal perché è venerdì, domani non avrete dubbi per la scelta delle vivande”. Ma oltre alla radio, si fa ricorso alla stampa, al cinema, alla televisione con il Carosello interpretato dall’attore Tino Buazzelli, alle affissioni con manifesti di Boccasile, alla pubblicità dinamica sui mezzi di trasporto (le linee tranviarie, gli autofurgoni e le autovetture personalizzate dei rappresentanti, il camion pubblicitario carico di carne in scatola al seguito del Giro d’Italia), alle fiere di categoria, alle vetrine, ai gadget e ai premi per rivenditori e famiglie, alle manifestazioni sportive. A questo proposito, nel 1957 viene pubblicata un’edizione speciale del bollettino (un’altra edizione speciale sarà realizzata nel 1960), tutta dedicata al titolo di Campioni d’Italia conquistato dalla squadra di pallacanestro Olimpia Milano che, proprio dall’annata 1956-57, ha come sponsor l’azienda conserviera: la sponsorizzazione durerà fino al 1972 con 10 scudetti vinti. Con numerose fotografie e illustrato da Mariano Congiu, il numero speciale riporta gli articoli apparsi sulle principali testate sportive, scritti da direttori e giornalisti sportivi, tra cui, ad esempio, Gianni Brera. La Simmenthal sponsorizza anche la squadra di calcio del Monza, allenata da Eraldo Monzeglio (n. 10, a. II). Gli articoli su queste due attività sportive, legate a squadre prestigiose per l’azienda, occuperanno sempre una parte rilevante del periodico aziendale per tutta la sua durata. Nella rubrica I nostri clienti, vengono inoltre pubblicate le lettere scritte da consumatori o venditori riguardanti il consumo della carne Simmenthal: una sorta di riscontro diretto sull’efficacia delle attività promozionali dell’azienda. Nell’ambito delle attività promozionali rientra anche la realizzazione di concorsi come il Concorso scolastico sull’igiene nell’alimentazione, rivolto alle scuole elementari e alle secondarie di primo grado. Il bollettino sintetizza le tre gare previste dal concorso: quelle per i migliori temi e disegni aventi come titolo “La carne fu il primo alimento dell’uomo” e la gara per una ricetta a base di carne in scatola Simmenthal, giudicata dalla rivista “La Cucina Italiana”. Dal resoconto della rivista si apprende che la diffusione capillare del concorso nelle scuole avvenne attraverso i canali delle riviste «La Scienza Nuova» e «Il Campanaccio», edite dal Centro Culturale Italiano per le attività Editoriali Scolastiche. Indirizzato quindi alla popolazione scolastica italiana, il concorso, legato al nome della Simmenthal, raggiungeva anche le famiglie, con l’obiettivo quindi di influenzare le scelte alimentari di un vasto pubblico. Analogamente, anche il Concorso scolastico sul Mercato Comune Europeo indetto dalla Direzione della Simmenthal nel 1958 e rivolto a oltre 144.000 scuole, viene segnalato come esempio di promozione aziendale: “Come si vede, a parte lo scopo altamente educativo per la formazione di una coscienza di unità europea, l’iniziativa ha una importanza veramente notevole anche da un punto di vista pubblicitario” (a.IV, n. 4, luglio-agosto 1958). Va rilevato che è effettivamente presente un’attenzione all’aspetto educativo e culturale, che va oltre l’occasionale organizzazione di concorsi scolastici. La rubrica Abbiamo letto per voi, che recensisce libri proposti alla lettura dei dipendenti, può esserne un esempio. Nel benessere di tutti, libri alla portata di tutti, è uno degli articoli che ribadisce l’importanza della lettura e della funzione della “piccola biblioteca circolante per voi e per i vostri figlioli”, riportando le riflessioni dell’allora direttore della Biblioteca comunale di Milano, Giovanni Bellini, e di Aristide Calderini, all’epoca presidente dell’Associazione italiana biblioteche. La piccola biblioteca circolante venne istituita tra la fine del 1958 e l’inizio del 1959 per iniziativa di "Collaborare". Mentre i primi numeri della rivista contenevano articoli di varietà, più legati a segnalazioni occasionali dei dipendenti che a un filo conduttore preciso, dal 1958 in poi articoli e illustrazioni non strettamente legati all’attività aziendale vengono visti come ulteriore occasione di formazione culturale. Con la nuova impaginazione del 1958 si propone ai lettori, per ogni numero, una “artistica copertina a colori riproducente particolari di quadri di celebri autori, che continueremo a pubblicare nei prossimi numeri e che potrà pertanto costituire una bellissima raccolta per la vostra casa con una minima spesa per l’incorniciatura”. Per queste riproduzioni non viene solo riportato autore e titolo, ma anche fornito un breve profilo biografico dell’autore sulla seconda di copertina. La prima copertina d’arte è dedicata a un particolare dell’Adorazione dei Magi di Gian Francesco Caroto. L’occasione della localizzazione dello stabilimento principale, porta a far conoscere Monza e la Brianza e si susseguono così articoli sulla corona ferrea, la villa reale e il parco, l’autodromo, ma anche una Guida di Ristoranti e Trattorie della Brianza in due puntate. La storia del prodotto viene considerato un utile complemento informativo rispetto alle notizie di attualità dell’azienda. Corredata da illustrazioni dell’Ottocento, viene pubblicata a puntate, a partire dal numero del settembre-dicembre 1958, L’industria delle conserve alimentari, una carrellata storica sui progressi di questo particolare ramo dell’industria, seguita da altri articoli a puntate su I macellai nella storia e L’umanità a tavola. Anche la rubrica Enigmistica Collaborare, inaugurata nel numero di maggio-giugno 1959, pur nella sua principale finalità di svago, si colloca come forma di intrattenimento educativo. Questi esempi fanno parte di un piano più articolato, meglio leggibile proprio a partire dal n. 16 del dicembre 1957, quando il bollettino cambia impaginazione ed articola diversamente i propri contenuti. Il titolo rimane "Collaborare", titolo che era stato già modificato dal n. 8 rispetto all’originario "Collaborazione", in quanto tra gli house organ di quegli anni era già presente un notiziario dallo stesso titolo. D’altra parte, nell’ottica collaborativa interclassista sottolineata da molte delle riviste aziendali di quegli anni, la radice “collabora” è più volte utilizzata, come ad esempio nella rivista "Collaboriamo" della Ferrero. Nel novero degli appartenenti alla “famiglia Simmenthal” vengono considerati anche i rappresentanti ai quali già dal numero 14 era già stato dato uno spazio di rilievo: “È bello conoscersi tutti, siamo tutti membri della grande famiglia Simmenthal, ora non ci sono più zone d’ombra. Monza ha conosciuto Aprilia, Aprilia ha conosciuto Monza, entrambe hanno conosciuto l’ufficio di Milano, e tutte e tre queste unità sono entrate ora in contatto con i rappresentanti”. "Collaborare", quindi, vuole ritagliarsi uno spazio di mediazione e collegamento tra le diverse realtà industriali dell’azienda. I rappresentanti sono una componente importante alla quale vengono dedicati incontri specifici e corsi di addestramento. Sulla rivista aziendale viene regolarmente riportato il resoconto del loro incontro annuale organizzato a Cadenabbia, così come, sul fronte delle relazioni fra dipendenti e dirigenti, viene riservato un articolo nel primo numero dell’anno all’incontro conviviale di fine anno alla Maggiolina: una manifestazione che serve a rinsaldare i presupposti della collaborazione fra le varie componenti aziendali. Nella sua nuova versione il bollettino rinforza quindi la propria destinazione ai dipendenti. Oltre alle interviste ai figli dei lavoratori, la rubrica Notizie di casa nostra si amplia e viene dato maggior rilievo a concorsi e mostre interne (da quelle sulle abilità artigianali a quelle fotografiche). Vengono anche pubblicati racconti e ricordi di dipendenti, legati ad esempio agli eventi della prima e della seconda guerra mondiale. "Il club dei piccoli", costituito da 4 pagine, è il foglio periodico con notizie istruttive e divertenti per i bambini dei lavoratori della Simmenthal. Nel secondo numero cambia titolo in "La scatoletta": “Che abbia attinenza con la nostra Simmenthal è logico, ma non basta; ha anche un significato. La scatoletta contiene qualcosa di buono, qualcosa che piace… e così vogliamo e desideriamo che sia delle nostre pagine (…) E poi se un domani volessimo formare un piccolo Club per voi…darvi un distintivo… eccolo bello che pronto… una scatoletta!” (a.IV, n.1, gennaio-febbraio 1958). Per il Natale del 1959, i figli dei dipendenti della Simmenthal partecipano ad una mattinata di festeggiamenti all’interno dell’azienda, accolti da Cino Tortorella nei panni di Mago Zurlì, noto personaggio televisivo. La rubrica dedicata alle interviste ai bambini occupa statisticamente un numero rilevante di pagine nell’economia dell’intera rivista. Nel 1958 la rivista sembra voler dare un certo risalto al ruolo delle donne operanti all’interno dell’azienda, alle quali viene dato un certo spazio nell’articolo Desideriamo sapere… del marzo-aprile 1958. L’occasione dell’esposizione nazionale della donna svizzera e del lavoro femminile, più nota come SAFFA, tenutasi a Zurigo nel 1958, offre l’occasione per un lungo articolo sul ruolo della donna e la sua “missione educativa”. Con il proseguire dei numeri, in realtà, l’attenzione alla donna si manifesta più con rubriche tradizionali, come La colonnina della caffettiera con consigli di cucina, che con una effettiva attenzione al suo ruolo nella società moderna. Nel primo numero del 1958 viene data anche notizia di una nuova rivista: "Cose nostre", della Simmenthal Meridionale, la “consorella” di Aprilia, limitata ai dipendenti di quello stabilimento. Non è da escludersi, dato che ne è stato riscontrato almeno un caso, che articoli pubblicati per una rivista venissero anche ripresi dall’altra (cfr. a. V, n. 4, luglio-agosto 1959). Nel dicembre 1957 la redazione della rivista aveva sottoposto un questionario ai dipendenti per raccogliere suggerimenti e indicazioni, ma il referendum ebbe scarso successo. Le domande principali erano: “Lei legge il nostro giornale aziendale? Ne legge la maggior parte degli articoli oppure soltanto alcuni? Vi sono altre persone che leggono normalmente il giornale aziendale a lei inviato? Secondo lei, il nostro giornale dovrebbe avere più illustrazioni e meno testo scritto o viceversa? Vi sono argomenti trattati dal nostro giornale che particolarmente la interessano? In caso affermativo quali? Attività dei reparti aziendali, storia dell’azienda e dell’industria, problemi previdenziali e assistenziali, Notizie di cronaca aziendale riguardanti il personale, informazioni di cultura professionale, divulgazione tecnica e scientifica, pagine per i ragazzi, letteratura e arte”. Dato il riscontro negativo del metodo del referendum, si optò per un’indagine diretta attraverso incontri e interviste. A seguito di questi riscontri iniziarono anche ad apparire articoli sulla realtà produttiva aziendale. Ma in realtà, a parte un primo articolo sul Laboratorio della Simmenthal dedicato ai controlli sulla composizione e l’igiene degli alimenti e un articolo del maggio-giugno 1959 che presenta la Società Cantieri Metallurgici Italiani fornitrice della banda stagnata per le scatolette di conservazione della carne, seguiti da altri occasionali articoli sulla produzione, è indubbio che la maggior attenzione di "Collaborare" fu sempre rivolta alle attività promozionali dell’azienda e alle relazioni con i dipendenti. Dai numeri del 1959 viene dedicato maggiore spazio agli articoli che riportano gli esiti delle partecipazioni fieristiche della Simmenthal, in Italia e all’estero, e la sua partecipazione a convegni e congressi sulla conservazione e la distribuzione dei prodotti alimentari. Più che alla produzione e alla qualità del prodotto, si pone l’attenzione sulle attività collaterali e complementari messe in atto dall’azienda, che vanno dalla tipologia degli imballaggi all’immagazzinamento, al trasporto, alla distribuzione nei punti vendita, alle tecniche di esposizione, ecc. Nel 1959 Simmenthal riceve il premio Eurostar for Packaging, dopo aver già ricevuto gli Oscar per l’imballaggio, premio esistente ancora oggi e istituito a partire dal 1957 dall’Istituto Italiano Imballaggio. Proprio a motivo di questo successo, la nuova rubrica Alla cortese attenzione… è dedicata, alla sua prima uscita, al Reparto Litografia produttore degli imballaggi premiati. “A questo punto, riteniamo sia giunto il momento di parlare del reparto vero e proprio, di questa accademia d’arte grafico-gastronomica, di questa fabbrica dell’acquolina ottenuta con mezzi visivi. Già, cari lettori, perché sfidiamo chiunque abbia, sia pure per un solo istante, posato lo sguardo su una nostra scatola da ½ pollo a dire che non si è immediatamente sentita l’acquolina in bocca, tanto l’immagine del pollo sembrava vera. (…) La perfetta doratura delle nostre scatole, la perfetta grafia, le sfumature di tinte; le immagini vive e parlanti del bue e dell’insalatina dei cartelli metallici, sono dovute agli operai (donne e uomini) che in quel reparto lavorano” (a. V, n. 5 settembre-ottobre 1959). In realtà, a parte questo articolo di esordio, la nuova rubrica, pubblicata nella maggior parte dei casi su carta giallina e considerata come inserto speciale da staccare, cambia più volte orientamento. Diventa spazio su riflessioni di ambito educativo indirizzate ai dipendenti-genitori nei confronti dei loro figli, per poi cambiare completamente relazionando sulle moderne tecniche di surgelazione, sui processi di sterilizzazione, sulla nuova società del gruppo, la S.A.D.A. Società Alimenti Dietetici Auxologici, cioè la società specializzata negli alimenti per l’infanzia presentati al pubblico con il nome di David-Plasmon (a. VII, n. 6, novembre-dicembre 1960). Rispetto alla quantità di articoli dedicati all’immagine aziendale, è opportuno chiudere richiamando i contenuti del supplemento al n. 10. Si tratta dell’Album ricordo per il conferimento della croce di cavaliere del lavoro ad Alfonso Sada, fondatore e presidente della Simmenthal S.p.A. Monza – Aprilia. Oltre alla biografia del fondatore, i suoi successi imprenditoriali, il resoconto del 25° Convegno dei Cavalieri del Lavoro, l’opuscolo riporta un’informazione riguardante l’inizio dell’attività di Sada: “Nello stabilimento Simmenthal di Monza (…) i visitatori possono ammirare un ben strano cimelio: un carrettino a mano. Sotto una targa di metallo porta incisa queste semplici ma significative parole: “Alfonso Sada, iniziò 50 anni or sono la sua attività industriale tirando personalmente, per lungo tempo, questo carretto. Il cavallo era allora un lusso costoso da mantenere e non poteva certamente permetterselo chi iniziava a farsi largo nella vita con la propria forza di volontà. Qui, sta ora il carretto a giustamente riposare, ricordare, insegnare”. La storia di questo carretto non è solo una curiosità ma, proprio per la sua dimensione simbolica, viene presto rielaborato come logo e, in almeno due versioni, campeggia sulla quarta di copertina di ogni numero della rivista almeno fino al febbraio del 1961, quando la pagina verrà occupata dalla ben più nota scatoletta.