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pagine
da 4 a 20
formato
cm. 49 x 33
illustrato
si
bn/colore
bn

Il nostro mondo

titolo
Il nostro mondo
sottotitolo
Periodico della Carlo Erba
azienda
Carlo Erba spa
durata
1 gennaio 1955 (a. I, n. 1) - 15 settembre 1972 (a. XVIII, n. 14)
periodicità
Quindicinale, poi mensile, poi quindicinale
distribuzione
Distribuito ai dipendenti
editore
Carlo Erba spa
direttore
Luigi Bolgiani
contributi
Lia Spaventa Filippi, Fernanda Poli, Mila Leva Pistoi, Giulia Veronesi
stampatore
Tipografia Antonio Cordani
compilatore
Chiara Guizzi

Foglio di 4 pagine in bianco e nero, di grande formato, rivolto ai dipendenti della ditta farmaceutica Carlo Erba. L’editoriale del primo numero espone le motivazioni che hanno portato alla nascita dell’house organ: “il prodigioso progresso tecnico, la tecnica e la mole e l’intensità del ritmo produttivo esigono una più alta e progredita socialità del lavoro. [...] Guai - quindi - a non avere una coscienza adeguata della propria funzione e dei propri compiti, in un mondo in cui il singolo produttore altro non è che una ruota operante nell’immenso, complesso e vorticoso meccanismo della produzione locale, nazionale e internazionale”.

Per questo la rivista pone al centro “la convivenza, il legame di lavoro e la miglior conoscenza dell’organizzazione nei suoi diversi settori, la conoscenza tecnica e l’innalzamento del livello di cultura professionale e di cultura in genere, che sono comuni tanto alle maestranze degli operai che alla categoria degli impiegati, dei tecnici e dei dirigenti. [...] In questo senso il periodico è di tutti, nessuno escluso, e per tutti, in quanto esprime l’esigenza di un bisogno collettivo, e tutti vi possono, anzi, vi debbono, collaborare, perchè soltanto una larga ed effettiva collaborazione che provenga da ogni ramo dell’Azienda contribuirebbe ad esprimerne in concreto e panoramicamente la realtà viva e operante”. I principali argomenti trattati sono: l’attività e i risultati della ditta e delle consociate; i prodotti; i progressi dell’industria farmaceutica e della medicina. Non mancano però articoli divulgativi, spesso a firma di esperti, su temi diversi: dalla scienza (Giulio Agresti) alla storia (Lia Spaventa Filippi), dalla letteratura (Guido Gerosa e Nanda Poli) all’arte e architettura (Mila Leva Pistoi e Giulia Veronesi), dal cinema alla musica (Luigi Mirabelli). Sono presenti inoltre notizie sulle attività ricreative aziendali, sull’attività del centro di cinematografia (“Cronache cinematografiche”) e sulla Fondazione Carlo Erba, e ancora le rubriche “I matrimoni”, “Il rosa e l’azzurro”, “I nostri lutti”, e rubriche di notizie “in pillole” firmate con pseudonimi: “Le notizie degli uomini”, poi “Sguardi sul mondo”, firmate “il corrispondente”; “Echi della tecnica”, poi “Tecnica e scienza”, firmate “l’informatore”; “Chimica e industria” e “Medicina e farmaceutica”, firmate “l’indicatore”; “Fatti e notizie” e “Ai quattro venti”, firmate “il messaggero”; “La vetrina del libraio”, poi “Quattro passi tra i libri”, rubrica di recensioni librarie, firmata “il bibliotecario”.
Sui primi numeri vengono pubblicate le più belle tra le fotografie scattate e inviate alla redazione dai dipendenti e, nella rubrica “Letterati in ... Erba”, alcune poesie, sempre a cura di dipendenti.
Sul n. 18 del 1958 sono pubblicati i risultati del referendum svolto tra i lettori sul gradimento della rivista. I giudizi sono pressoché unanimemente positivi. Si apprende che la rivista non è riuscita a “contare su una collaborazione adeguata tra i colleghi”. Anche per questo, l’aumento delle pagine, proposto da molti, viene definito un “problema tutt’altro che facile da risolvere”, per la cui soluzione “è condizione pregiudiziale una collaborazione più intensa dei lettori, i quali non possono attendersi miracoli dai redattori del giornale, ma devono sentirsi impegnati direttamente al miglioramento del giornale stesso”. La grande maggioranza degli interpellati mette in evidenza “l’esigenza di un sempre maggiore legame del giornale con l’Azienda, i suoi problemi, la vita e il lavoro che vi si svolgono, l’umanità che la popola”. Tra gli argomenti che maggiormente interessano i lettori: le “relazioni umane”, le “attività ricreazionali e culturali”, i “problemi economici e finanziari”, i “problemi previdenziali e assistenziali”, le “notizie sindacali e contrattuali”. Si chiede inoltre che la rivista “partecipi alla vita dei reparti, che abbondi nelle notizie di cronaca aziendale, che sappia essere da ponte tra la sede centrale e gli altri stabilimenti e le filiali, veicolo di sempre maggior conoscenza e informazione e comprensione tra tutti i dipendenti della Carlo Erba”.
Nel corso degli anni Sessanta le pagine aumentano progressivamente sino ad arrivare a 20 nel 1966. L’anno seguente la rivista, così corposa, prende a uscire mensilmente. Alla metà del decennio risalgono alcuni cambiamenti: pur restando presenti articoli divulgativi di attualità, cultura, arte e spettacolo, le notizie scientifiche e di medicina prendono il sopravvento, così come vengono trattate sempre più diffusamente, e in lingua straniera, notizie relative alle filiali estere della Carlo Erba e alle attività scientifiche e mediche dei rispettivi paesi (sempre più numerose, nel 1968 le pagine in spagnolo e portoghese verranno riunite nella sezione “Il nostro mondo - America latina”). Le notizie di vita aziendale vengono concentrate in un inserto, su carta meno raffinata, dal titolo “L’eco dei dipendenti”. Scompaiono le rubriche di notizie in pillole.
Dal 1970 la rivista torna a uscire con periodicità quindicinale e le pagine diminuiscono (tra le 12 e le 16). Si segnala infine che nel corso degli anni Sessanta la Carlo Erba fu promotrice di numerose riviste specialistiche: “La gazzetta veterinaria. Rassegna del medico veterinario pratico”, diretta da Ugo Martinazzoli; “La Gazzetta sanitaria”, diretta da Carlo Sirtori; “It 1-66. Informazione Tecnica”, edito dalla Divisione Apparecchi Scientifici della Carlo Erba; “Cronache di chimica. Rassegna di chimica analitica e applicata”.
La rivista “Il nostro mondo” è iscritta all’Associazione nazionale della stampa aziendale.