cerca
Gallery della testata
pagine
da 20 a oltre 80
formato
cm, 20 x 21; poi 22 x 22; poi 23 x 22
illustrato
si
bn/colore
bn

Manzoni notizie

titolo
A. Manzoni & C. notizie poi Manzoni notizie
sottotitolo
Rivista aziendale edita a cura della A. Manzoni & C.
azienda
A. Manzoni & C.
durata
maggio 1959 (a. I, n. 1) - dicembre 1975 (a. XVII, n. 65)
periodicità
2 numeri nel 1959, poi alternativamente trimestrale e bimestrale
distribuzione
Spedito ai dipendenti della A. Manzoni & C. e all’esterno
editore
A. Manzoni & C.
direttore
Ketto Cattaneo
art director
Tito Terzi
contributi
Giuseppe Brizio
stampatore
Società Editrice S. Alessandro, Industrie grafiche Cattaneo, Bergamo, 900 Grafico, Bergamo, Stefanoni, Lecco
compilatore
Chiara Guizzi

Periodico aziendale rivolto sia ai dipendenti della Manzoni & C. sia ad un pubblico esterno. Secondo l’editoriale del primo numero, la rivista avrebbe informato i lettori, attraverso “tante notizie in breve”, di quanto avviene nell’ambito della “grande famiglia” aziendale e delle molte cose che ad essa “direttamente o indirettamente, si ricollegano”, con lo scopo di “sentir[si] più uniti e conoscer[si] meglio”. I dipendenti erano invitati a collaborare con “suggerimenti” e “consigli”. Scopo dichiarato del periodico è anche quello di “rendere sempre più cordiali le relazioni con [gli] Amici esterni”, cui pure la pubblicazione è rivolta: direttori dei gionali concessionari, industriali e pubblicitari, riviste di settore.

La Manzoni & C. fu fondata nel 1863 dal farmacista bresciano Attilio Manzoni per la “vendita all’ingrosso delle specialità medicinali, dei prodotti chimici e delle acque minerali”. Consapevole dell’importante ruolo che la pubblicità poteva avere per lo sviluppo dell’azienda, Manzoni creò un “Ufficio centrale di annunci nei giornali d’Italia e dell’Estero”, con il compito di pubblicizzare sulla stampa italiana e straniera i prodotti di cui la Manzoni era concessionaria di vendita. In breve tempo la ditta passò dalle concessioni per alcune inserzioni sui giornali ad ottenere gli appalti dell’intera pubblicità sui giornali stessi. L’attività di concessione pubblicitaria diede così luogo a una vera e propria sezione a se stante accanto a quella farmaceutica facendo della Manzoni & C. la prima “casa di pubblicità” italiana. All’inizio degli anni Sessanta poteva vantare l’esclusiva della pubblicità di 20 quotidiani, 4 periodici illustrati e oltre 120 settimanali distribuiti in 44 province. Anche il ramo farmaceutico si sviluppò notevolmente, arricchendosi di due farmacie, a Milano e a Roma, e, a partire dai primi anni Venti, di un laboratorio per la produzione diretta di specialità medicinali e prodotti affini. 

Fino alla metà degli anni Sessanta Manzoni & C. Notizie contiene informazioni su entrambi i business dell’azienda: la farmaceutica e la pubblicità, già con una certa prevalenza però della seconda sulla prima. Alla farmaceutica sono dedicate le notizie su nuovi prodotti, sul mercato dei medicinali e l’industria farmaceutica italiana, la rubrica “Ieri e oggi in farmacia” e alcuni excursus sulla medicina nella storia. Al settore della pubblicità sono invece riconducibili le presentazioni dei giornali che la Manzoni aveva in concessione, le rubriche sulle campagne pubblicitarie proprie (“La nostra pubblicità”) e degli inserzionisti (“Alcuni efficaci avvisi pubblicati sui nostri giornali per inserzionisti locali”); e ancora articoli di approfondimento sul tema della “propaganda”, resoconti di congressi e premi, italiani e internazionali, in materia di pubblicità e di stampa. Anche sul tema della pubblicità appaiono frequentemente articoli di taglio storico-cronachistico, in particolare nella rubrica “Divagazioni sulla pubblicità”, dedicata a forme di pubblicità “interessanti e curiose” dell’antichità, con il dichiarato scopo di “divertire” il lettore e non di “dare una lezione”. Con questo stesso stile sono trattati in chiave storica anche altri svariati temi, come le vacanze, il carnevale, la Pasqua, il giornalismo. Da un articolo apparso nel 1974 in occasione del conferimento al direttore Ketto Cattaneo del premio “Guido Mazzali - L’Ufficio Moderno”, si apprende che le notizie e le illustrazioni storiche di questi articoli provenivano dalla ricca biblioteca conservata nella dimora settecentesca di proprietà del direttore.

A questo periodo appartengono anche alcuni articoli di cultura generale e attualità: Il voto alle donne, n. 14, 1963, L’uomo sulla luna, n. 18, 1964, Il traforo del Monte Bianco, Gli investimenti, Marte e la vita sui pianeti, novembre 1965.
Sempre presente inoltre la rubrica “Notizie di casa nostra”, su matrimoni, fiocchi bianchi, nozze d’argento, riconoscimenti, nuovi assunti, le persone mancate o che hanno lasciato l’azienda.
La veste grafica è molto curata. La rivista è stampata in bianco e nero con alcune campiture di colore, su carta patinata e con alcune pagine in cartoncino colorato. Le pagine di diverso materiale e colore, spesso sovrapposte alle altre con tagli differenti, creano eleganti effetti di contrasto.  Nel 1966 vengono operati alcuni cambiamenti. La trattazione storica di temi curiosi prende piede, con un numero considerevole di pagine (quelle iniziali) dedicate a un argomento ogni volta diverso (la primavera, la scuola, le festività, le vacanze, l’autunno, i giocattoli, lo sport, gli astri...), raccontato attraverso un curato accostamento di immagini (fotografie e illustrazioni) e testi (di prosa o poesia). Chiude questa prima parte un articolo di Giuseppe Brizio, di argomento economico ma intonato al tema di apertura del fascicolo.
Seguono le rubriche “notizie di casa nostra”, “notizie dalle agenzie” (brevi sulle agenzie pubblicitarie), “sguardi sulle province dove agiscono le nostre filiali”, e la presentazione delle nuove pubblicazioni assunte in concessione, soprattutto i periodici a diffusione nazionale che si affiancano ai quotidiani locali: Madre, Mani di fata, Nevesole, Staff, Viaggi Vacanze, Settimana tv, Sciare. Gli articoli sul ramo farmaceutico si fanno sempre più radi sino a scomparire. Al 1970 risale un nuovo cambiamento nella veste e nei contenuti della rivista. La copertina, raffigurante sempre la sede ottocentesca della Manzoni e C. con le guglie del duomo sullo sfondo, non è più a colori ma in bianco e nero, la testata cambia in “Manzoni notizie”, mutano veste grafica e impaginazione, scompaiono le pagine in cartoncino, la carta, sempre patinata, si tinge di una sfumatura di giallo. Il tema monografico con cui si apriva la rivista viene ora presentato sottoforma di schede staccabili, inserite in una cartella di cartoncino separata dal fascicolo vero e proprio. Questo tipo di formato a schede, ciascuna con una illustrazione “d’epoca” e una didascalia, era pensato per consentire di “raccogliere, catalogare e utilizzare questo interessante materiale, spesso quasi sconosciuto”. Le illustrazioni, sempre tratte da antiche stampe di proprietà del direttore Cattaneo, erano scelte “considerando in modo precipuo la curiosità e la piacevolezza grafica, rifuggendo, per quanto possibile, da immagini troppo note”. Primo tema trattato, lungo tutto il 1970, quello dei trasporti, suddiviso nelle sottocategorie: l’uomo, gli animali, carri e carrozze, carriole, slitte, portantine, navi e natanti, aerostati, macchine volanti e aerei, velocipedi, treni, tram, automobili, vari. A seguire: gli apparecchi domestici (per l’igiene e la salute, per la cucina, per il riposo e la degenza, per il riscaldamento, per la pulizia) nel 1972 e, nel 1973, cinque argomenti che richiamano alcune testate entrate di recente a far parte della “famiglia Manzoni”: le madri, i lavori femminili, la neve, economia e finanza, vacanze, viaggiatori e turisti.
A partire dal n. 38 del dicembre 1968 e fino a tutto il 1970 compaiono una serie di articoli che presentano il risultato di indagini svolte presso le agenzie pubblicitarie, tramite interviste su diversi temi: i quotidiani locali (n. 38, 1968), La donna e il quotidiano (n. 39, 1970), i giovani e la pubblicità (n. 40, 1970), il mercato degli elettrodomestici (n. 42, 1970), carburanti e oli lubrificanti (n. 43, 1970), le riviste specializzate (n. 44, 1970). Scopo di queste indagini è “condurre con le agenzie di pubblicità un dialogo che sia sempre più aperto e sempre più franco, quindi reciprocamente più costruttivo”. A partire dal n. 46 del 1971 i sondaggi presso le agenzie vengono sostituiti da una serie di interviste, a cura del direttore centro studi e promozioni della Manzoni, Giorgio Mezzi, a varie personalità del mondo della stampa e della pubblicità. Le interviste-inchiesta sul rapporto tra compagnie di assicurazione e pubblicità valsero a Mezzi, nel 1974, il premio Attilio Pacces per la stampa aziendale. Negli anni Settanta continuano le rubriche “notizie di casa nostra”, e “agenzie e aziende”, con brevi nostizie su agenzie pubblicitarie e varie società. Si inaugura poi uno spazio a disposizione delle agenzie che possono illustrare la loro organizzazione e le loro realizzazioni.
Nel 1975 cambia completamente la copertina: scompare l’immagine ottocentesca della Manzoni & C. farmaceutici, per fare posto alla testata Manzoni Notizie e al sommario.
Nell’aprile del 1969 esce un numero speciale contenente la tesi di Rodolfo Menichetti, vincitrice del premio “Giannino Manzoni”, destinato a una tesi di laurea sulla pubblicità e istituito dalla Manzoni & C. in memoria del suo presidente, ultimo figlio del fondatore dell’azienda.