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da 8 a 25
formato
cm. 20 x 28,5
illustrato
si
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Notiziario De Angeli

titolo
Notiziario Cral De Angeli poi Notiziario Dopolavoro De Angeli poi Notiziario Dopolavoro Istituto De Angeli
azienda
Istituto De Angeli
durata
1956 - 1963
periodicità
Semestrale, poi bimestrale, poi periodicità irregolare
direttore
Gian Maria Beltramini / Studio Sintesi, Ketto Cattaneo
art director
Mario Scheichenbauer
contributi
Angelo Ferrario, Cataldo Tarricone, Giovan Angelo Fabroni, Luigi Geoni
stampatore
Agnelli, S.E.S.A., Casa Ed. Stefanoni
note
Fino al n. 8 era stampato in proprio dal Cral, dal n. 9 del giugno 1956 esce ufficialmente come notiziario.
compilatore
Barbara Cattaneo – Archivio Ketto Cattaneo

Il periodico del dopolavoro aziendale dell’Istituto De Angeli esce a stampa con un primo numero indicato in realtà come n. 9, a. II. Il motivo di questa numerazione è spiegato nella presentazione della redazione. Il periodico infatti è inteso come la continuazione del “foglietto stampato col duplicatore, tenuto in vita dall’incessante sforzo del nostro CRAL e dal benevolo appoggio della direzione. (…) E tutti noi oggi siamo contenti che il piccolo modesto notiziario, sia diventato un vero e proprio Notiziario, con l’iniziale maiuscola, degno di stare alla pari con quelli delle maggiori aziende”.

L’Istituto De Angeli, fondato nel 1930, compie 25 anni nel 1955 e il primo numero è quasi integralmente dedicato alle celebrazioni: “Lo stabilimento si è allargato, si è ingrandito, è diventato maggiorenne, anche il Notiziario doveva necessariamente farlo. Però il Notiziario è sempre il vostro, il nostro Notiziario, ecco il perché di quel numero 9 che campeggia in copertina. Sta ad indicare la continuità spirituale tra la modesta pubblicazione di ieri e la lussuosa, diremmo quasi rivista di oggi, tutte e due, però, animate da uno spirito identico: quello dei lavoratori dell’Istituto De Angeli”. Il secondo numero del periodico esce con la nuova intestazione «Notiziario dopolavoro De Angeli». La motivazione del cambio di intestazione è spiegata con l’articolo riportato a pagina 10, nel quale si riferisce del processo di trasformazione di fisionomia dell’ENAL guidata dal commissario nazionale Giovanni Valente. Nel n. 21, a. V, novembre-dicembre 1959, viene indetto un concorso tra i dipendenti per la nuova copertina del notiziario.

I numeri 15 e 16 sono mensili, ridotti però a 8 pagine. L’obiettivo è quello di tenere informati i lettori con una più frequente periodicità. In realtà dai numeri successivi il notiziario torna con una periodicità meno frequente e irregolare. Dal n. 24 la copertina viene stampata su cartoncino e  l’interno viene caratterizzato dall’inserimento di un foglio in carta colorata opaca a tinte pastello posto a cavallo di tutte le pagine del notiziario. Si tratta di accorgimenti che intendono conferire un maggior carattere di eleganza alla rivista. Probabilmente ciò è dovuto anche al fatto che il notiziario è ormai destinato anche a un pubblico esterno all’azienda. Infatti nel n. 25 si specifica che “abbiamo pensato di dedicare alcune pagine del nostro notiziario ad una rubrica intesa a dare utili consigli ai nostri Amici Farmacisti”. Così l’articolo che segue contiene alcuni suggerimenti per l’allestimento delle vetrine. Considerando inoltre le pagine dedicate ai rappresentanti dell’Istituto e ai grossisti, è facile pensare che anche queste categorie figurassero tra i destinatari e fruitori della rivista.

Nelle pagine del notiziario si fa riferimento in più occasioni alla “grande famiglia della De Angeli” e al fondatore “papà di una grandissima famiglia” (n. 11, a. III, gennaio 1957, p. 2). Sulla copertina del primo numero (n. 9) è stampata la fotografia di Carlo De Angeli. La didascalia riporta: “l’affettuoso assalto ad dr. Carlo per strappargli un autografo”. Il ruolo di Carlo De Angeli viene ripreso in vari articoli e statisticamente le immagini fotografiche che lo ritraggono sono numerose lungo tutto l’arco di pubblicazione del giornale. Nell’occasione delle festività natalizie con i regali dell’azienda ai figli dei dipendenti, questo genere di immagini fotografiche aumenta. Il n. 12, a. III del luglio 1957, dedica spazio alla nomina a Cavaliere del Lavoro e alla relazione sulla produzione farmaceutica italiana. Nel n. 14, a. IV, giugno 1958 è pubblicata la lettera di encomio dei farmacisti per l’attività svolta dall’Istituto e dal suo presidente nel corso della pandemia influenzale. Ulteriore rilievo viene dato alla rielezione a presidente dell’Unione Nazionale dell’Industria Farmaceutica.

Dal punto di vista dei contenuti, il notiziario si modifica nel corso degli anni. Dalla quasi esclusiva attenzione alle attività dopolavoristiche e alle notizie di varietà dei primi numeri, il notiziario si indirizza maggiormente alle informazioni sull’azienda, pur mantenendo uno spazio significativo per il dopolavoro.

Le Notizie di casa nostra, I nostri bambini con le loro pagelle, le attività sportive e ricreative (gite, concorsi fotografici, artigianato, piccoli racconti e poesie) sono appuntamento costante della rivista. A partire probabilmente dal 1958, al periodico veniva allegato anche «Il notiziario dei piccoli» di cui però non è nota la durata, essendo stata riscontrata la presenza di un solo numero. Si tratta di un inserto di 4 pagine, indicato come Supplemento al Notiziario Dopolavoro De Angeli, dedicato ai figli dei dipendenti. Per quanto riguarda la sezione sportiva del dopolavoro, tra le notizie più significative, si segnala l’intesa che porta all’edizione di trofei dopolavoristici interaziendali del settore farmaceutico. Tra il marzo e il maggio 1962 viene disputato il primo Torneo Calcistico Farmaceutici, cioè un torneo tra le squadre dopolavoristiche della De Angeli, Bracco, Lepetit, Emelfa, Maestretti, Roche, Geigy. Analoga iniziativa viene intrapresa per la bocciofila. Occasionalmente appaiono anche notizie di varietà non strettamente legate all’Istituto. È il caso della segnalazione della nota mostra fotografica curata da E. Steichen, The Family of Man, presentata per la prima volta a New York nel 1955 e riproposta in molte altre città del mondo tra cui anche Milano (n. 18, a. V, marzo-aprile 1959).

Accanto a questo tipo di informazioni, però, è sempre più evidente l’intenzione di informare sull’attività lavorativa dell’azienda, soprattutto a partire dal 1959.  Dal n. 17 vengono illustrati i diversi reparti dell’Istituto attraverso la rubrica Obiettivo su…. Di volta in volta vengono esaminati in sintesi il centro meccanografico, il reparto di produzione dei sulfamidici, i laboratori ricerche sezione radioisotopi, il reparto galenico, il reparto liofilizzazione, per fare alcuni esempi.

Le interviste ai dipendenti sono un’altra modalità per far conoscere i vari reparti attraverso le persone che vi lavorano. È così che vengono presentati anche i settori che meno parrebbero rispecchiare l’attività aziendale (a partire dalle sarte che si occupano dell’abbigliamento in uso nello stabilimento per arrivare ai falegnami incaricati della manutenzione e del mobilio). L’attività dell’Istituto è rappresentata anche dalle rubriche sulle visite allo stabilimento e sulle riunioni e i congressi che appaiono con una certa regolarità dal n. 14. Dal n. 24, la rubrica Paese che vai… presenta l’affermazione dell’Istituto De Angeli in paesi del Medio Oriente e del Sud Est asiatico (Libano, Siria, Giordania, Thailandia. Hong Kong, Birmania). Nei nn. 27, 28 e 31 si parla del Brasile dove hanno sede i laboratori dell’Istituto De Angeli do Brasil. In uno di essi si parla anche del rapporto della De Angeli con la spedizione “che tenterà la pacificazione dei feroci Indios Pacàa – Nova (recte: Pakaa Nova)”. Si segnala l’articolo per l’enfasi con cui è riportata la notizia del contatto con questa popolazione indigena della foresta amazzonica occidentale al confine con la Bolivia, nota per la pratica del cannibalismo. Dalla metà degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Sessanta diverse spedizioni nel territorio dei Pakaa Nova determinarono il definitivo contatto con la cultura occidentale e il termine della loro autonomia. Il riferimento alle realtà esterne all’azienda non è solo rivolto agli stati esteri ma anche alla realtà nazionale con le notizie dedicate ad agenti di vendita, grossisti e farmacisti. Per fare un esempio, il n. 29 è dedicato alla Sicilia e ai rapporti dell’Istituto con la filiale siciliana, farmacie e ditte che operano nel settore.

Alcune pagine vengono riservate alla presentazione dei prodotti farmaceutici dell’Istituto. Accanto ad informazioni didascaliche, appaiono anche riferimenti di carattere più “leggero” come i versi poetici dedicati alla “Nisidina”, analgesico noto ancora oggi, sul n. 14, a. IV, giugno 1958.

Senza regolarità appaiono anche articoli dedicati a informazioni sul mondo farmaceutico: dal rapporto tra Mercato Comune Europeo (n. 17, a. V, gennaio-febbraio 1959) e Industria Farmaceutica, al ruolo del farmacologo nella farmaceutica moderna.