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pagine
da 4 a 16
formato
cm. 25 x 35; poi 21,5 x 29,5
illustrato
si
bn/colore
bn

Ore Libere

titolo
Ore Libere
sottotitolo
Notiziario mensile interno della Ottico Meccanica Italiana S.p.A. poi Notiziario bimestrale per il personale della Ottico Meccanica Italiana Roma
azienda
Ottica meccanica italiana - Omi
durata
ottobre 1954 (a. I, n. 1) – novembre - dicembre 1968 (a. XV, n. 6)
periodicità
Mensile, poi bimestrale (dal 1960)
distribuzione
Spedizione gratuita per abbonamento postale
editore
Comitato assistenza di fabbrica della Omi, Roma
direttore
Roberto Nolfi
contributi
Ivano Aidala, Emilio Amabrini, Ferdinando Bagliani, Fernando Bernardini, Cesare Cianfelice, Rocco Colomba, Enrico Corinto, Corrado Corradi, Carlo Corrias, Clito Di Pietro, Arnaldo Fortini, Angelo Fragomeno, Giorgio Giorgi, Ernesto Gramazio, Ennio Lalli, Pietro Lisandrelli, Evandro Maracchia, Gino Murri, Paolo Nistri, Raffaello Nistri, Umberto Nistri, Giovanni Padellini, Gino Parenti, Alessandro Pogliani, Massimo Scaligero, Angelo Spada, Gaetano Surdi, Sisto Tacconi, Oscar Villani, Pina Zaccaro
stampatore
Stabilimento tipografico M. Danesi, Roma
note
Supplemento al n. 1 gen.-feb. 1964 del Gruppo sportivo Omi.
compilatore
Roberto Baglioni

Ore Libere è l’house organ della società OMI - Ottica meccanica italiana dei fratelli Nistri, con sede a Roma, che eccelle, sin dalla sua nascita (già Società anonima rilevanti aerofotogrammetrici, 1920) nella costruzione di apparecchi fotografici per l’Aeronautica militare da utilizzare nella ricognizione aerea (apparecchi planimetrici e prospettici) e nelle scuole di tiro (fotomitragliatrici). Il giornale, aderente da subito all’Associazione della stampa aziendale italiana, viene inizialmente stampato in sole 600 copie, in un unico foglio corredato da poche immagini.

Ore Libere è l’house organ della società OMI - Ottica meccanica italiana dei fratelli Nistri, con sede a Roma, che eccelle, sin dalla sua nascita (già Società anonima rilevanti aerofotogrammetrici, 1920) nella costruzione di apparecchi fotografici per l’Aeronautica militare da utilizzare nella ricognizione aerea (apparecchi planimetrici e prospettici) e nelle scuole di tiro (fotomitragliatrici). Il giornale, aderente da subito all’Associazione della stampa aziendale italiana, viene inizialmente stampato in sole 600 copie, in un unico foglio corredato da poche immagini. Il suo direttore, Roberto Nolfi, crede, con tale piccolo strumento, di onorare la missione di «rafforzare il sentimento di stima e di comprensione reciproca fra tutti i membri della grande famiglia OMI, più che mai convinti che da questo sentimento tragga origine la forza morale e la capacità necessarie a superare le molte difficoltà di cui è cosparsa la vita di ogni organismo aziendale». Il coinvolgimento del personale in tale missione è assicurato dal fatto che l’editore è rappresentato proprio da un Comitato di assistenza di fabbrica. Sono gli anni in cui l’azienda deve affrontare la sfida dell’ampliamento del proprio mercato di riferimento producendo strumentazione di precisione ad uso anche civile e non più soltanto militare. Il patron dell’azienda, Umberto Nistri (Roma 1895-1962), contribuisce direttamente ai contenuti della rivista figurando a più riprese come un vero e proprio pioniere della tecnica della fotogrammetria, avendo conseguito vari brevetti e costruito numerosi apparecchi per il rilevamento e la restituzione fotogrammetrica. A lui si deve l’introduzione dei metodi per il rilevamento delle mappe del catasto italiano (il numero monografico di mar.-apr. 1962 ripercorre la storia del fondatore dell’azienda appena scomparso). Ma anche il figlio Raffaello (Roma 1920-1981) che prosegue nell’opera del padre in qualità di presidente della società, si interesserà del giornale con approfondimenti sugli sviluppi del business aziendale nel settore dell’elettromeccanica di precisione e dell’elettronica.

Figurano, a più riprese, le partecipazioni a numerose mostre ed eventi fieristici, che rivelano una produzione molto apprezzata a livello internazionale, tanto che, a partire dal mar. 1957, sul giornale compaiono contributi in lingua inglese, anche in forma di diario delle attività lavorative in corso negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Molta attenzione viene prestata al personale dipendente mediante l’indizione di concorsi e borse di studio e con iniziative quali il C.A.F., ovvero un comitato che realizza iniziative di carattere assistenziale, promosse dalla OMI a favore di tutto il personale dipendente. 

Dal gennaio 1960 il foglio diventa una rivista bimestrale, cambiando formato e veste grafica e raggiungendo le 16 pagine. Nell’editoriale Rinnovarsi migliorando il direttore annuncia la costituzione di un vero e proprio comitato redazionale, composto da sei membri, tra cui Pina Zaccaro, che si occupa di dar voce alle donne nella rubrica ‘Il cantuccio delle donne’. L’intento è quello di seguire i suggerimenti pervenuti mediante referendum e ‘cassetta delle idee’ e bandendo un concorso per la nuova copertina (set.-ott. 1965). In questi anni grande interesse è suscitato dalla formazione professionale dei giovani, insieme alla formazione continua dei dipendenti più anziani. Degni di nota una serie di articoli sulla storia dell’aviazione, vari excursus sull’industria meccanica nelle sue principali articolazioni, ma anche pezzi di carattere storico-artistico sulla Roma monumentale, nell’intento di far conoscere meglio la città in cui l’azienda opera.