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pagine
da 4 a 10
formato
cm. 35 x 50
illustrato
si
bn/colore
bn

Selt Valdarno

titolo
Selt Valdarno poi ENEL Selt Valdarno
sottotitolo
Notiziario mensile di vita aziendale poi Notiziario mensile per il personale
azienda
Selt Valdarno S.p.A.
durata
1954 (a. I, n. 1) - 1963 (a. X, n. 12)
periodicità
Mensile
distribuzione
Spedizione in abbonamento postale ai dipendenti
editore
Selt Valdarno S.p.A.
direttore
Giancarlo Martin, Giuseppe Gristina
contributi
Ugo Angeli, Mario Antonucci, Giorgio Barsi, Giorgio Bartolucci, Mauro Boccacci, Geo Bortolini, Plinio Cilento, Epicarmo Corbino, Silvano Del Lungo, Beppe Fantozzi, Alvaro Fusini, Aldo Gadaleta, Mario Garrone, Franco Gulì, Alessandro Lodolo D’Oria, Aldo Magini, Giuseppe Mannelli, Angelo Marchiò, Enrico Masetti, Mario Matteucci, Sergio Migliorini, Marcello Monaci, Adriana Mondolfi, Franco Moroni, Mario Moroni, Giuseppe Nannini, Luigi Naviglio, Alfredo Orvieto, Alessandro Pacileo, Donatello Paoletti, Giuseppe Pelli, Paolo Emilio Poesio, Vasco Ronchi, Danilo Sbrana, Nereo Tomazzoni, Ilio Valori, Carlo Viliani, Gherardo Zamorani
stampatore
Tipografia STEF, Firenze
note
Suppl. al n. 1 gen. 1959: “Alcuni aspetti del nuovo codice della strada”.
compilatore
Roberto Baglioni

Il giornale aziendale di Selt-Valdarno esordisce nel 1954 ed accompagna le vicende della società elettrica fino alla nazionalizzazione del 1963 ad opera di Enel. Nei primi editoriali si ripercorre in dettaglio la storia dell’impresa, che nacque nel 1933 per la fusione dell’allora due società elettriche artefici della storia dell’elettrificazione in toscana: la Società elettrica Valdarno (1905) e la Società ligure toscana di elettricità (1905).

Il giornale aziendale di Selt-Valdarno esordisce nel 1954 ed accompagna le vicende della società elettrica fino alla nazionalizzazione del 1963 ad opera di Enel. Nei primi editoriali si ripercorre in dettaglio la storia dell’impresa, che nacque nel 1933 per la fusione dell’allora due società elettriche artefici della storia dell’elettrificazione in toscana: la Società elettrica Valdarno (1905) e la Società ligure toscana di elettricità (1905). Il notiziario accompagnerà la progressiva crescita di un gruppo facente riferimento alla finanziaria “La Centrale” - società per il finanziamento di imprese elettriche e telefoniche che, nel 1955, comprendente anche la Società forze idrauliche dell’appennino centrale (Sfiac), la Società elettrica maremmana (Sem) e la Società idroelettrica dell’alta Toscana (Sidat) che distribuisce energia elettrica per usi pubblici e privati, domestici e industriali all’alta Toscana e in alcuni centri delle province limitrofe. L’area interessata dal servizio fornito dalla Selt-Valdarno è pari a 16.500 chilometri quadrati, comprese le zone altamente industrializzate, oltre alle zone agricole e a quelle minerarie.

«I lettori troveranno in questo foglio, espressi in cifre, diagrammi, descrizioni, resultati del loro comune lavoro, attraverso le fasi di un’opera che, sapientemente diretta, ha portato la società al rango di grande complesso industriale. Conosceranno le vicende, i progressi di questa azienda, alla quale si dedicano non solo per appagare le loro insopprimibili necessità materiali, ma per esprimere con il lavoro il bisogno di un potere creativo che è insito nella natura dell’uomo ed è attributo nobilissimo della sua personalità».

Il Notiziario parteciperà attivamente ai lavori dell’Associazione della stampa aziendale pubblicando i vari resoconti dei suoi convegni nazionali (il X è ospitato da Stet, maggio 1959). Le categorie che occupano le rubriche del giornale sono le seguenti: Attività dei reparti aziendali; problemi economici e finanziari; problemi previdenziali e assistenziali; attività del dopolavoro (ad es. la befana ed il carnevale aziendale, l’attività dei tanti gruppi ricreativi); notizie di cronaca aziendale riguardanti il personale (ad es. il nuovo contratto di lavoro del comparto elettrico del dic. 1958); informazioni di cultura professionale; divulgazione tecnica e scientifica; pagine per ragazzi; letteratura ed arte (racconti, teatro, cinema, …).

La parte del leone la fanno le notizie sui nuovi impianti e sugli ampliamenti e trasformazioni degli esistenti, pur prendendo progressivamente campo l’incalzante questione dell’elettronucleare. Il giornale dipinge riccamente il contesto di riferimento territoriale, con curiosità storiche, folcloristiche, aneddoti e testimonianze dirette a sottolineare una forte appartenenza ed identità condivisa con l’utenza (ad es. è motivo d’orgoglio l’illuminazione pubblica dei monumenti fiorentini, piuttosto che la narrazione della storia risorgimentale toscana).

L’impresa ha inciso sul territorio anche sul fronte urbanistico, oltre che con i suoi impianti, con la costruzione di edifici per i dipendenti attraverso la omonima cooperativa edificatrice (sulla base del Piano INA-Casa), la cui attività viene contemplata con un articolo che ne fa un bilancio decennale (numero di lug.-ago. 1961).

Selt condivide un’idea di società solidale e contribuisce in modo determinante al finanziamento del centro residenziale donato all’Opera “Madonnina del Grappa” di Firenze (gen. 1958) retta dal parroco Don Giulio Facibeni. Forti sono infatti l’impronta cattolica ed il messaggio cristiano riscontrabili in molti editoriali del direttore.

Nel numero di apr. 1963 si fa la cronaca della visita alla società fiorentina dell’amministratore delegato di Enel Vito Antonio Di Cagno, iniziandosi le operazioni di consegna per il trasferimento della società all’amministrazione provvisoria nominata dall’ente per la nazionalizzazione dell’energia, Enel. Col numero successivo la rivista cambia nome in Enel Selt Valdarno notiziario mensile di vita aziendale e in ottobre in Enel Selt Valdarno notiziario mensile per il personale. Il notiziario cessa col dicembre 1963, sostituito da quello di Enel.